Bollettino informativo del centro di Canto Gregoriano e monodie «Dom Jean Claire» – Verona n° 1 – Gennaio – Aprile 2020:
Per info: gregorianavox@gmail.com
Auxilia ad Missam in forma ordinaria celebrandam secundum Œcumenicum Concilium Vaticanum II
Bollettino informativo del centro di Canto Gregoriano e monodie «Dom Jean Claire» – Verona n° 1 – Gennaio – Aprile 2020:
Per info: gregorianavox@gmail.com
…The Second Vatican Council says that chant is a necessary or integral part of the solemn liturgy; it gives a nobler form to the celebration of the liturgy; and above all, it is specially suited to the Roman Rite and deserves the foremost place within it. When performed in an edifying manner, chant in and of itself “accords with the spirit of the liturgical action,” which cannot be assumed for any other type of music.
Full transcription here.
Traduzione in italiano qui.
Festa mobilia in Epiphania Domini post Evangelium sic praenuntiantur:
Textos y partituras transcritos del Missale Romanum, Editio typica tertia, 2002, pp. 503-605 y 1229-1246; y del Misal Romano en lengua española, Décima edición, 1990, pp. 547-549, 584-604 y Apéndice pp. 5*-303*.
La Messa è tutto, ho scritto e sostenuto più volte. Chi potrebbe dubitarne?
Ora preciso che essa è tutto purché sia quale dev’essere, in piena sintonia col dogma e la grande Tradizione liturgica intesa nel contesto dei documenti del Magistero.
Se non è necessario tornare alla Messa di S. Pio V, è gravemente doveroso che almeno l’attuale – o della riforma di Paolo VI – sia celebrata secondo lo spirito del Concilio e le norme vigenti, rispettate dai migliori sacerdoti.
Il popolo non vuole altro.
Come riconosce alla S. Sede il dovere di modificare la liturgia, perché risponda sempre meglio alle esigenze del culto; così non tollera arbitri, errori, profanazioni. E si sente pienamente compreso quando lo stesso card. Ratzinger leva alta la sua protesta contro certe prevaricazioni colpevolmente autorizzate da Vescovi e parroci sprovveduti o malintenzionati.
«Dopo il Concilio – egli denunzia -, molti elevarono coscientemente a livello di programma la desacralizzazione…; si sono abbandonati i paramenti sacri, si sono spogliate le chiese più che si è potuto di quello splendore che ricorda il sacro, e si è ridotta la liturgia al linguaggio e ai gesti della vita ordinaria, per mezzo di saluti, segni comuni di amicizia e cose simili…
«Si è dimenticato che questo mondo non è il regno di Dio e che il Santo di Dio continua ad essere in contraddizione con il mondo.
«La liturgia non è un festival, non è una riunione di svago…
«Gli uomini si sentono ingannati quando il “mistero” si trasforma in distrazione, quando l’attore principale nella liturgia non è il Dio vivo, ma il sacerdote o l’animatore liturgico…» (Disc. ai Vescovi del Cile, 16 luglio 1988).
È quanto ancora si ripete all’insegna dl una “creatività” che va banalizzando il culto, screditando il sacerdozio cattolico, estinguendo la fede del nostro buon popolo.
Che i fedeli, informati di tutto, ne siano consapevoli e sappiano reagire contro qualsiasi usurpazione dl un patrimonio di valori che, essendo della Chiesa, ciascuno ha il dovere-diritto di conservare e difendere.
(Don Enrico Zoffoli, Questa è la Messa. Non altro! – Edizioni Segno 1994 – pp. 106-115 – PDF)
(Image by GregoBase)