Cantus Missæ

Ofrecemos – ad usum privatum y con el consentimiento de la Fundación Casatejada, propietaria de los derechos- algunos cantos litúrgicos y partituras en latín, del Ordo Missae y de la Misa de San Josemaría, editados por la Basílica Pontificia de S. Miguel de Madrid. Puede ser de ayuda para los sacerdotes, de modo que el canto cumpla su función en las celebraciones eucarísticas solemnes (cfr. Conc. Vaticano II, Const. Sacrosanctum Concilium, n. 112).

www.collationes.org

7 Ideen für eine würdige heilige Messe / 7 idee per una santa Messa degna

Priester und Gläubige sind (liturgisch) nach Osten ausgerichtet. Die Liturgiereform nach dem Zweiten Vatikanischen Konzil schreibt nicht vor, dass der Priester der Gemeinde gegenüber stehen muss. Dieser Schritt würde mehr als alle anderen dazu beitragen, die Gläubigen und die Priester die richtige innere Haltung einnehmen zu lassen.

The mass being said ad orientem means that the priest and the faithful face the same direction, (liturgical) east. Many people think that Vatican II or the Novus Ordo requires the priest to face the people. This is simply not true. In fact, the rubrics of the new mass anticipates that the mass be said ad orientem and instructs the priest when he should face the people.

Artikel auf Deutsch hier.

English original here.

La musica sacra e il canto liturgico nel Vaticano II

Il silenzio sul gregoriano e la polifonia classica ha privato i riti di un patrimonio liturgico, artistico e spirituale grandioso, ha ristretto negli effimeri confini del presente e ha tagliato le radici con la tradizione dei secoli. Le nuove generazioni si sono così trovate a realizzare il prodotto recente delle ultime ‘trovate’ e il loro orizzonte è costretto all’asfissia dell’istante momentaneo e del locale. La loro stessa creatività, priva dell’ossigeno della Tradizione secolare e universale della Chiesa, ne è rattrappita e si chiude davanti a loro la possibilità di un esercizio musicale a servizio della liturgia di alto profilo artistico e di profonda spiritualità. Non può essere normale, né onorevole per la Chiesa che i giovani scoprano il gregoriano e la grande musica polifonica in ambienti profani, come in scuole e concerti, mentre il grembo originale che ha generato tale esperienza offre un livello ormai basso e sterile. La Chiesa Madre e Maestra avrebbe così perduto la sua capacita di educatrice e di guida verso le alte vette dello spirito?

Articolo completo qui.

Il latino nella liturgia

Chi legge con attenzione e competenza i testi conciliari a riguardo del latino e del canto gregoriano noterà forse con sorpresa che si tratta di affermazioni precise e sicure quali attestazioni di un comune sentire nella Chiesa. L’uso della lingua latina costituisce la norma nella liturgia (SC 36) e con altrettanta determinazione si aprono prospettive più larghe nell’uso delle lingue volgari (SC 54). Anche il primato del canto gregoriano è proclamato con decisione, pur ammettendo, alle condizioni stabilite, il canto popolare religioso (SC 116). Il linguaggio impiegato dai Padri e la fermezza degli asserti non rivelano il disagio e la fatica proprie di altre espressioni, frutto di dibattito e quindi con formulazioni di compromesso.

Articolo completo qui.

S. Messe cantate in latino a Vienna

Nella chiesa dei santi Rocco e Sebastiano a Vienna (Landstraßer Hauptstraße 54-56, 1030 Wien) ogni domenica alle 11 si celebra la s. Messa (novus ordo) cantata in latino, ad orientem.

Qui il programma.

Nella stessa chiesa, ogni giorno si celebra la s. Messa (novus ordo) in latino alle 7. Qui l’orario completo.

Preparare ed educare

Chiedo che i futuri sacerdoti, fin dal tempo del seminario, siano preparati a comprendere e a celebrare la santa Messa in latino, nonché a utilizzare testi latini e a eseguire il canto gregoriano; non si trascuri la possibilità che gli stessi fedeli siano educati a conoscere le più comuni preghiere in latino, come anche a cantare in gregoriano certe parti della liturgia. (Benedetto XVI, Esortazione Apostolica Postsinodale Sacramentum Caritatis 62)

I ask that future priests, from their time in the seminary, receive the preparation needed to understand and to celebrate Mass in Latin, and also to use Latin texts and execute Gregorian chant; nor should we forget that the faithful can be taught to recite the more common prayers in Latin, and also to sing parts of the liturgy to Gregorian chant. (Benedict XVI, Post-Synodal Apostolic Exhortation Sacramentum Caritatis 62)

Pido que los futuros sacerdotes, desde el tiempo del seminario, se preparen para comprender y celebrar la santa Misa en latín, además de utilizar textos latinos y cantar en gregoriano; y se ha de procurar que los mismos fieles conozcan las oraciones más comunes en latín y que canten en gregoriano algunas partes de la liturgia. (Benedicto XVI, Exhortación Apostólica Postsinodal Sacramentum Caritatis 62)

Je demande que les futurs prêtres, dès le temps du séminaire, soient préparés à comprendre et à célébrer la Messe en latin, ainsi qu’à utiliser des textes latins et à utiliser le chant grégorien; on ne négligera pas la possibilité d’éduquer les fidèles eux-mêmes à la connaissance des prières les plus communes en latin, ainsi qu’au chant en grégorien de certaines parties de la liturgie. (Benoît XVI, Exhortation Apostolique Post-Synodale Sacramentum Caritatis 62)