Nuova Musica per la Liturgia Eucaristica

Sabato 19 ottobre 2019 -Ore 17:00
Sala Locatelli Via Arena, 9 Bergamo (città alta)
TAVOLA ROTONDA
a cura di: Cristian Gentilini e Andrea Talmelli

Quale liturgia per quale musica?
Relatore: don Gilberto Sessantini (Priore della Basilica di S. M. Maggiore in Bergamo)

Scrivere musica e scrivere per la liturgia
Relatore: Pippo Molino (Compositore)

Il ruolo del Maestro di Cappella ai giorni nostri
Relatore: Roberto Brisotto (Direttore della Cappella Civica della Cattedrale di Trieste)

Unum loquuntur omnia: la percezione della Forma
Relatore: Umberto Bombardelli (Compositore)

Link

Card. Sarah: la Chiesa Cattolica ha perso il senso del sacro

La crisi della liturgia è al centro della crisi della Chiesa. Se nella liturgia non mettiamo più Dio al centro, non lo mettiamo nemmeno al centro della Chiesa. Nel celebrare la liturgia, la Chiesa ritorna alla sua sorgente. Tutta la sua ragion d’essere è rivolgersi a Dio, dirigere tutti gli occhi verso la croce. In caso contrario, pone se stessa al centro; diventa inutile. Credo che la perdita dell’orientamento, di questo sguardo diretto verso la croce, sia il simbolo della radice della crisi della Chiesa. Eppure il Concilio aveva insegnato che “la liturgia è principalmente e soprattutto l’adorazione della divina maestà”. L’abbiamo trasformata in una celebrazione completamente umana ed egocentrica, un’assemblea amichevole che si autocelebra.
Non è quindi il Concilio a dover essere sfidato, ma l’ideologia che ha invaso diocesi, parrocchie, pastori e seminari negli anni seguenti.
La banalizzazione dell’altare, dello spazio sacro che lo circonda, sono stati disastri spirituali. Se l’altare non è più la sacra soglia oltre la quale Dio risiede, come troveremmo la gioia di avvicinarci? Un mondo che ignora il sacro è un mondo uniforme, piatto e triste. Vandalizzando la nostra liturgia abbiamo disincantato il mondo e ridotto le anime a una cupa tristezza.
(…)
Mentre la Sacrosanctum Concilium ha ripetutamente raccomandato la partecipazione consapevole e attiva e persino la piena comprensione dei riti, raccomanda in un passaggio la lingua Latina che prescrive che “i fedeli sappiano recitare e cantare insieme, anche in lingua latina, le parti dell’ordinario della messa che spettano ad essi”.
In effetti, la comprensione dei riti non è opera della sola ragione umana, che dovrebbe afferrare tutto, capire tutto, dominare tutto. La comprensione dei riti sacri presuppone una vera partecipazione a ciò che essi esprimono del mistero. Questa intelligenza è quella del sensus fidei, che esercita la fede vivente attraverso il simbolo e che conosce per sintonia più che per concetto.

(Leggi l’intervista completa qui)

Il 5 ottobre 2019 in Santo Spirito in Sassia per difendere Gesù-Eucaristia

Il 5 ottobre 2019, a partire dalle ore 18, si danno appuntamento a Roma, presso la Sala Conferenze di Santo Spirito in Sassia, i membri del Comitato internazionale ‘Uniti con Gesù Eucaristia per le mani santissime di Maria’, che si battono per una rinascita della devozione eucaristica, cominciata con Benedetto XVI. La Fede Quotidiana, per saperne di più, ha chiesto ad una delle componenti del gruppo, la consacrata polacca Agnieszka Rzemieniec di che cosa si tratta: leggi l’intervista completa qui.

Aggiornamento del 26 ottobre 2019: trascrizioni e video degli interventi qui.

Card. Sarah: “Volete rinnovare la Chiesa? Allora dobbiamo inginocchiarci!”

Dal blog di Sabino Paciolla:

Non riusciremo a riscoprire una comprensione della dignità della persona se non riconosciamo la sublimità di Dio. Solo allora l’uomo è grande e particolarmente nobile, quando cade in ginocchio davanti a Dio. Un grande uomo è umile, e un uomo umile si inginocchia.

Amici miei, anche se a volte ci disperiamo alla presenza dei potenti di questo mondo, se a volte deponiamo le armi davanti a loro, ricordate che nessuno può rubarvi la vostra libertà di inginocchiarvi.

Quando sacerdoti increduli abusano della loro autorità e vi impediscono brutalmente di inginocchiarvi a ricevere la Santa Comunione, non perdete la vostra pace e la serenità interiore davanti al Signore Eucaristico. Non opponete loro resistenza, ma pregate per i sacerdoti, la cui condotta bestemmia e profana Colui che tengono in mano. Cercate di imitare l’umiltà di Dio e mettetevi in ginocchio nel vostro cuore, nella vostra volontà, nella vostra mente, nel rispetto di voi stessi, insomma in tutto il vostro essere interiore. Questa è l’area riservata a Dio.

Un uomo in ginocchio è più potente del mondo! È un muro di protezione incrollabile contro l’empietà e la follia degli uomini. Un uomo in ginocchio fa tremare satana in tutto il suo orgoglio!

Card. Robert Sarah

(Traduzione di Alessandra Carboni Riehn)

Don Divo Barsotti e la lingua latina nella liturgia

Se la celebrazione liturgica non realizzasse l’unità trascendente degli uomini in Cristo, che cosa sarebbe di più che una riunione di amici, cui disturba ogni forma come inutile e falsa? Meglio cento volte un rito incomprensibile, che una celebrazione che si risolva in un puro incontro di amici – non certo perché l’incomprensibilità del rito illude più facilmente sul suo valore, ma perché meglio significa il suo contenuto reale di Mistero che trascende tutto l’umano.

(D. Barsotti, I cristiani vogliano essere cristiani, a cura di P. Canal, Cinisello Balsamo (Milano) 2006, pp. 45-46)

Non vuol dire proprio nulla la lingua nazionale nella liturgia. Il problema non è di capire sul piano intellettuale, ma di compiere un incontro reale con Cristo. E non vedo nella liturgia di oggi qualcosa che promuova un incontro con Lui.

(Ibidem, pp. 269-270)

Međugorje: Comunione solo in bocca

Per disposizione del delegato pontificio, a partire dallo scorso 8 luglio a Međugorje è possibile ricevere la Comunione solo in bocca. E non più sulle mani.

(Fonte: qui)

Non posso peraltro raccomandare il sito a cui rimanda il link: sembra che sia pro-Međugorje, che è una presunta apparizione che bisogna accostare con grande precauzione. CAVEAT LECTOR!

Il vescovo di Gallup sulla celebrazione ad orientem

MIL ha pubblicato una traduzione in lingua italiana della recente lettera di mons. James S. Wall sulla celebrazione della s. Messa ad orientem nella Cattedrale del Sacro Cuore di Gallup (Nuovo Messico).

Ho deciso che, dopo la recente solennità del Corpus Domini, la Messa domenicale delle 11:00 sarà d’ora in poi celebrata ad orientem nella Cattedrale del Sacro Cuore di Gallup.

Dominica XVI “per annum” – 21 Iul 2019

Ant. ad introitum Ps 53, 6.8
Ecce Deus ádiuvat me,
et Dóminus suscéptor est ánimæ meæ.
Voluntárie sacrificábo tibi,
et confitébor nómini tuo, Dómine, quóniam bonum est.

Collecta
Propitiáre, Dómine, fámulis tuis,
et clémenter grátiæ tuæ super eos dona multíplica,
ut, spe, fide et caritáte fervéntes,
semper in mandátis tuis vígili custódia persevérent.
Per Dóminum.

Super oblata
Deus, qui legálium differéntiam hostiárum
uníus sacrifícii perfectióne sanxísti,
áccipe sacrifícium a devótis tibi fámulis,
et pari benedictióne, sicut múnera Abel, sanctífica,
ut, quod sínguli obtulérunt ad maiestátis tuæ honórem,
cunctis profíciat ad salútem.
Per Christum.

Ant. ad communionem Ps 110, 4-5
Memóriam fecit mirabílium suórum
miséricors et miserátor Dóminus;
escam dedit timéntibus se.
Vel: Ap 3, 20
Ecce sto ad óstium et pulso, dicit Dóminus:
si quis audíerit vocem meam, et aperúerit mihi iánuam,
intrábo ad illum, et cenábo cum illo, et ipse mecum.

Post communionem
Pópulo tuo, quǽsumus, Dómine, adésto propítius,
et, quem mystériis cæléstibus imbuísti,
fac ad novitátem vitæ de vetustáte transíre.
Per Christum.

© Copyright – Libreria Editrice Vaticana

Messalino in PDF con letture in lingua italiana (da stampare su fogli A3 fronte/retro)