St. Bonifatius – Berlin

Heilige Messe in lateinischer Sprache

“Liebe Gemeinde, aufgrund der Nachfrage und weil ich auch selbst davon überzeugt bin, dass es gut wäre, die alte Gottesdienstsprache Latein nicht ganz zu vergessen, bieten wir in Zukunft die Feier von Lateinischen Messen an. Im Wechsel zwischen unseren Standorten werden wir einmal im Monat am Sonntag die hl. Messe in lateinischer Sprache feiern. Die Gemeinde kann durch das neue Gotteslob die Messtexte mitverfolgen und findet auch die entsprechenden Antworten verzeichnet. Ich hoffe, dass dieses Angebot bei Ihnen auf Interesse stößt.

Grüße Ihr Pfarrer Cornelius”

  • 06.05. um 9.00 Uhr in der St.-Johannes-Basilika
  • 02.09. um 10.30 Uhr in der St. Bonifatius
  • 07.10. um 9.00 Uhr in der St.-Johannes-Basilika
  • 04.11. um 10.30 Uhr in der St. Bonifatius
  • 02.12. um 9.00 Uhr in der St.-Johannes-Basilika

Kath. Pfarrei St. Bonifatius
Yorckstraße 88C
10965 Berlin
Telefon: 030 7890560
Fax: 030 789056-20

Website.

“Cara comunità, data la richiesta e poiché sono anch’io convinto che sarebbe bene non dimenticare completamente l’antica lingua latina del culto, in futuro celebreremo alcune s. Messe in latino. Alternando le nostre sedi, una volta al mese di domenica verrà celebrata la s. Messa in latino. La comunità potrà seguire il rito sui testi della Messa, dove si trovano anche le risposte appropriate. Spero che questa offerta vi interessi”.

L’altare e l’orientamento della preghiera nella liturgia

La preghiera rivolta a oriente è una tradizione che risale alle origini ed è espressione fondamentale della sintesi cristiana di cosmo e storia, di attaccamento alla unicità della storia della salvezza e di cammino verso il Signore che viene.

Da: J. RATZINGER (BENEDETTO XVI), Introduzione allo Spirito della Liturgia, Ed. San Paolo, 2001, parte II, cap. III, “L’altare e l’orientamento della preghiera nella liturgia”.

From the Archdiocese of Portland (OR)

May 1, 2018

Dear Faithful of the Archdiocese of Portland,

Beginning on the Solemnity of the Most Holy Body and Blood of Christ this year (June 3, 2018), Archbishop Sample has determined that during the celebration of Holy Mass, after the Lamb of God, the faithful will kneel. [A partire dal prossimo 3 giugno 2018, durante la celebrazione della Santa Messa, dopo l’Agnus Dei i fedeli si inginocchieranno]

This change will unite us with the Universal Church, the majority of the Dioceses in the United States and the other diocese (Baker) in the State of Oregon. More importantly, it will aid in the reverent participation of the Holy Mass and increase our devotion to the Holy Eucharist.

The current General Instruction of the Roman Missal (GIRM) states under the section regarding Movement and Postures that: “The faithful kneel after the Agnus Dei unless the diocesan Bishop determines otherwise.” [43] Previously, the Archdiocese had instructed that the faithful remain standing after the Lamb of God. [The General Instruction on the Roman Missal, 2000 Revisions and Adaptations for the Archdiocese of Portland in Oregon.]

After the Lamb of God, the faithful should remain kneeling until they move from their place to receive Holy Communion. The tradition of remaining kneeling after the reception of Holy Communion until the priest has returned to his seat is to be commended. [È lodevole la tradizione di rimanere in ginocchio dopo aver ricevuto la Santa Comunione fino a che il sacerdote non è ritornato alla sede]

Those who cannot kneel due to infirmity or other impediment should be seated so as to not impede the view of those who kneel.

Source: https://archdpdx.org/

Per una retta liturgia

Chi difende la riforma voluta dal Concilio accusa facilmente di «tradizionalismo» tutti coloro che si pongono il problema della posizione assunta dal sacerdote durante la Messa. Ma non si tratta di nostalgia e non è una fissazione. Si tratta invece di entrare nel significato profondo dell’azione liturgica. E, se si fa questo passo, la questione del conversi ad Dominum non può non apparire come decisiva. Come scrive bene don Finotti, «si deve riconoscere che celebrare la parte sacrificale della Messa (dall’offertorio alla comunione) rivolti nel medesimo senso verso il quale guarda l’intera assemblea, secondo la tradizione costante della Chiesa, suscita in modo immediato ed efficace quel comune (sacerdote e popolo) guardare ad Deum che è costitutivo della liturgia».

Articolo completo:

http://www.aldomariavalli.it/2018/04/26/per-una-retta-liturgia/