Riportare Dio al centro della liturgia

Il Messale romano, al n. 262 dell’Ordinamento Generale, prevede che la celebrazione “verso il popolo” sia possibile, ma non esclude affatto che si possa celebrare versus Deum o ad Orientem. Oriente è innanzitutto Gesù Cristo, secondo l’inno del Benedictus (Verrà a visitarci dall’alto un Sole che sorge=Oriente), poi è anche il punto cardinale verso il quale erano orientate le chiese, almeno fino al XVI secolo, in Occidente e ancor oggi in Oriente: sin dalle origini, tale orientazione era indicata dalla Croce posta nell’abside alla quale si rivolgeva il sacerdote. Mentre la liturgia “verso il popolo” favorisce la centralità della figura del ministro, finendo per fare della comunità un cerchio chiuso, lo sguardo ad Deum apre l’assemblea a quella che il Vaticano II ha definito dimensione escatologica della liturgia: cioè la presenza del Signore che viene in mezzo al suo popolo. La liturgia, nel suo ricco simbolismo, non è mai casuale: l’orientamento versus Deum per Iesum Christum(verso Dio attraverso Gesù Cristo), vuole ricordare che “siamo rivolti al Signore”. Per approfondire, consiglio lo studio di U.M.Lang, Rivolti al Signore, tradotto in più lingue.

Intervista completa:

http://www.lanuovabq.it/it/bux-riportare-dio-al-centrodella-liturgia