Se il mondo si corrompe, non lamentiamoci: il sale del cristianesimo è diventato insipido. E le nostre liturgie, come se Egli non fosse presente e ascoltasse: danze vuote intorno al vitello d’oro che siamo noi stessi. Siamo noi chierici a favorire la secolarizzazione: la pagheremo cara, disse Giovanni Paolo II! E lo vediamo.
Per non metterci in ginocchio davanti a Cristo, ci stiamo inginocchiando davanti al mondo. “Quanti padroni finiscono per avere quelli che rifiutano l’unico Signore” (S. Ambrogio).
L’intero post di mons. Nicola Bux qui.