Un giorno mi sono preso lo sfizio di chiedere ai miei giovani (nati quindi negli anni ’80 e oltre) cosa sapessero del concilio Vaticano II. La risposta è stata la seguente: «Ha abolito il latino e ha girato gli altari verso il popolo». Davanti a questa risposta credo che i padri conciliari siano preservati dallo sconforto solo grazie alla visio beatifica che ci auguriamo stiano tutti gustando. È sconcertante osservare che, a distanza di oltre quarant’anni, per il giovane medio delle nostre parrocchie, tutto l’evento conciliare si riduca a due riforme liturgiche di cui la prima non è corretta e la seconda non compare nemmeno nei testi conciliari.
(don Riccardo Pane, Liturgia Creativa, pag. 86)
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